C'è qualcosa di magico nella street photography. È la caccia all'attimo fuggente, la bellezza nascosta nel quotidiano, le storie silenziose che si svelano negli angoli di una città. Per me, questa ricerca ha trovato il suo partner perfetto in un semplice obiettivo: il 35mm. Occasionalmente anche il 28mm mi accompagna :-)
Non sono un patito di numeri o specifiche tecniche complicate, di cui ovviamente avere conoscenza è importante. Quello che mi interessa è come un obiettivo mi fa sentire e come mi aiuta a raccontare quello che vedo. E il 35mm, beh, fa entrambe le cose in modo superbo per la fotografia di strada.
Carnevale di Viareggio
Viaggiare è più di un semplice spostamento fisico; è un'immersione in mondi sconosciuti, un dialogo silenzioso con culture che respirano ritmi e colori diversi dai nostri.
Quando questo desiderio di scoperta si fonde con l'occhio attento della fotografia di strada, nasce un racconto potente, capace di svelare l'essenza più autentica dei popoli e delle loro tradizioni.
Partire, lasciare il porto sicuro delle proprie abitudini, significa aprirsi all'inaspettato. Ogni destinazione è un universo a sé, un caleidoscopio di usanze, costumi, linguaggi e sapori che attendono di essere decifrati.
È qui che la fotografia di strada, spesso armata di un versatile obiettivo da 35mm – che offre una prospettiva simile a quella dell'occhio umano – o di un più ampio 28mm per immergersi completamente nella scena, diventa la lente attraverso cui osservare e catturare la vita nel suo fluire quotidiano.
L'obiettivo del fotografo di strada, che sia il 35mm per la sua capacità di raccontare storie inclusive o il 28mm per abbracciare l'ambiente e contestualizzare il soggetto, diventa un testimone discreto.
È pronto a cogliere l'attimo fuggente, sfruttando un raggio di luce che illumina un volto o la profondità creata dalle ombre: il sorriso complice tra due anziani seduti su una panchina, i gesti rapidi di un artigiano al lavoro enfatizzati da un controluce, i giochi spensierati dei bambini in un cortile nascosto baciato dal sole, l'eleganza di un abito tradizionale i cui colori vibrano sotto la luce giusta durante una cerimonia. Attraverso la street photography, le "usanze" smettono di essere concetti astratti letti sui libri e diventano scene vivide. Si scopre come la stessa emozione – la gioia, il dolore, la sorpresa – possa manifestarsi in espressioni e comportamenti profondamente diversi a seconda del contesto culturale.
Questa ricerca fotografica, che si avvale della discrezione e della prospettiva naturale di focali come il 28mm o il 35mm per un contatto più intimo con la realtà osservata, richiede pazienza, un occhio allenato a leggere la luce e le sue infinite variazioni, rispetto ed empatia. Non si tratta di "rubare" immagini, ma di stabilire una connessione, seppur effimera, con i soggetti, di comprendere la loro realtà – e come la luce la modella – prima di immortalarla. A volte basta uno sguardo, un cenno di assenso, per trasformare il fotografo da estraneo a narratore privilegiato, capace di cogliere l'essenza di un istante illuminato.
Le biciclette in strada sono un soggetto fotografico meraviglioso, perché uniscono l'elemento umano (anche quando il ciclista non è presente), il movimento, il design, i dettagli e si integrano perfettamente nel contesto urbano o paesaggistico, raccontando storie sulla vita quotidiana, la libertà, la sostenibilità o semplicemente l'estetica.
Il bianco e nero e la fotografia di strada hanno una relazione profonda e duratura, quasi simbiotica. Molti dei più famosi fotografi di strada hanno scelto il bianco e nero per la sua capacità di distillare la scena alla sua essenza, enfatizzando emozioni, composizione e il gioco di luci e ombre. L'assenza di colore può amplificare il senso di dramma, malinconia, gioia o isolamento. Il contrasto tra luci e ombre gioca un ruolo cruciale in questo.
Fotografare "lento" e generare foto mosse creative nella fotografia di strada è una tecnica e una forma espressiva che affascina molti fotografi. E io sono uno di quelli. I soggetti in movimento (persone che camminano, biciclette, auto) vengono registrati come scie, figure eteree o sfocate, trasmettendo un senso di velocità, energia e il continuo fluire della vita urbana. Soprattutto di sera o notte, le luci dei veicoli o altre fonti luminose si trasformano in spettacolari strisce di luce che attraversano l'immagine.
È il desiderio di catturare non solo ciò che l'occhio vede in un istante, ma l'essenza del movimento, del tempo che scorre e dell'energia di un luogo. È un modo per rendere visibile l'invisibile.
Rivedere questa foto mi riporta esattamente nella scena di quella sera a Ponte Sisto
L'osservazione in questa piazza, Piazza Navona, ha portato a trovare una situazione potenzialmente curiosa da fotografare: un bambino che si avvicina a un gruppo di piccioni, uno sguardo birichino, un movimento rapido ed inatteso. Spesso, l'azione è preceduta da piccoli segnali, se si riesce a stare dentro la scena con un pò di fortuna si riesce anche a scattare al momento appropriato.
A volte, l'obiettivo è creare una sensazione di caos o un'impressione astratta del movimento della folla. In questo caso, ho utilizzato tempi di scatto lunghi tenendo la fotocamera molto ferma. In questo scatto si vede chiaramente il rumore della folla che cammina, la luce che ha rilevanza più intensa sulle scarpe bianche ha dato vita ad un effetto di movimento molto suggestivo.
Marrakech '24 - Moschea Koutoubia - il tardo pomeriggio offre generalmente la luce migliore per la fotografia di strada e architettonica, esaltando i colori e le texture degli edifici.
Cairo '22 - Un venditore ambulante del Cairo: Carretti colorati carichi di merci, dal cibo profumato ai tessuti sgargianti. Volti segnati dal sole, gesti rapidi, voci che si intrecciano nel caotico brusio della strada. Un'istantanea di autentica energia urbana, pronta da catturare.
Qualche scatto alla Mille Miglia, gloriosa corsa sportiva in arrivo a Roma di notte a Via Veneto. (2014)
... quando gli sguardi si incontrano, anche attraverso un obiettivo :-)
Repubblica Dominicana, 2018 - La nostra fedele giuda
Repubblica Dominicana, 2018
Bologna, 2014 -
Sorrento, 2014 -
Roma Trastevere - scena
Trastevere
Roma Trastevere -
Roma, Parco degli Aranci
Nei vari photowalk, viaggi e passeggiate, nel tempo ho studiato e provato varie tecniche che si possono approfondire con vari testi o nei vari forum presenti nel web. Di seguito riporto una sintesi delle tecniche di cui il fotografo di strada può avvalersi e che può affinare nel tempo per catturare l'essenza della vita urbana e delle interazioni umane:
Scattare fotografie candide: Cogliere i soggetti in momenti spontanei, senza che siano consapevoli della presenza del fotografo, per massima autenticità.
Cogliere "il momento decisivo": Ispirata da Henri Cartier-Bresson, questa tecnica consiste nell'anticipare e catturare l'istante esatto in cui tutti gli elementi della scena convergono in una composizione significativa ed effimera.
Utilizzare la messa a fuoco a zona: Pre-impostare la messa a fuoco su una determinata distanza e usare un'apertura ridotta (es. f/8-f/16) per avere una profondità di campo sufficiente, permettendo scatti più rapidi e istintivi.
Scattare "dal fianco": Fotografare senza portare la macchina all'occhio, per un approccio più discreto o per ottenere prospettive inusuali.
Creare layers: Includere più piani di interesse nell'inquadratura (primo piano, sfondo, elementi intermedi) o accostare elementi contrastanti per creare narrazioni complesse o ironiche.
La tecnica della "pesca": Individuare uno sfondo interessante, una particolare condizione di luce o un elemento scenografico e attendere pazientemente che il soggetto o l'azione giusta entrino nell'inquadratura.
Interagire con i soggetti: A volte, stabilire un contatto visivo, scambiare qualche parola o chiedere il permesso può portare a ritratti di strada intensi e collaborativi.
Sfruttare creativamente luce e ombra: Utilizzare i contrasti forti, le silhouette, i riflessi e le ombre per creare atmosfera, dramma e guidare l'occhio dell'osservatore.
Utilizzare linee guida e cornici naturali: Impiegare elementi architettonici, strade, finestre, porte, ecc., per creare profondità, dirigere lo sguardo verso il soggetto principale o aggiungere un contesto significativo.
Le immagini raccolte in questi viaggi, spesso frutto dell'applicazione istintiva o ragionata di tali tecniche, diventano così molto più di semplici souvenir. Sono storie silenziose, plasmate dalla luce e dall'inquadratura scelta, che parlano di comunità, di tradizioni che resistono alla modernità o che con essa si intrecciano in modi sorprendenti. E quando, a distanza di tempo, magari anni dopo, si sfogliano questi scatti, essi sprigionano un potere quasi magico: quello di far riaffiorare con vividezza le emozioni provate in quel preciso istante, il suono di una risata lontana, il profumo di una spezia sconosciuta, il calore di uno sguardo incrociato. Diventano capsule del tempo emotivo, capaci di trasportare l'anima indietro, facendo rivivere la purezza e l'intensità di quella connessione umana, di quell'incontro.
La fotografia di strada, con la sua capacità di catturare l'autenticità dell'istante illuminato e di preservarne l'emozione nel tempo, è forse uno degli strumenti più potenti per celebrare, condividere e rivivere questa meravigliosa, multiforme ricchezza. Ogni scatto diventa un ponte, un invito a esplorare, ad abbracciare e a ricordare il vasto e variegato spettacolo della vita.